A 100 ANNI DAL MITO, BARBARA ROSSI CELEBRA IL RE DEL CINEMA ITALIANO: ''MARCELLO MASTROIANNI, IL DIVO GENTILE''

29.09.2024

«Non vorrei apparire snob, ma apprezzo molto il termine che usano i francesi: per dire "recitare" loro dicono "jouer" che in italiano sarebbe "giocare". Questo è un mestiere meraviglioso: ti pagano per giocare». Così asseriva, parlando del suo rapporto con il mezzo cinematografico, Marcello Mastroianni, "il divo gentile", come viene raccontato da Barbara Rossi nel volume, edito da Gremese e ora in libreria.Tra sogno e realtà, tra arte della recitazione come gioco, veicolo verso nuovi mondi fantastici o illusori (da cui deriva la lunghissima collaborazione con Federico Fellini) e – al contrario – come fascino del reale percepito in tutta la sua grottesca crudezza (i film per la regia di Marco Ferreri), Mastroianni ha incarnato nel cinema italiano e internazionale una nuova figura di divo, seduttivo ma insicuro, persino fragile. La signorilità e la raffinatezza dei modi, accompagnati da una spesso feroce autoironia e da un acuto senso dei propri limiti, hanno fatto di Mastroianni una figura d'attore senza paragoni e senz'altro concorrente rispetto ai modelli a lui coevi.

Scritta in occasione del centenario della sua nascita, la biografia ripercorre l'esistenza e la carriera artistica di Marcello Mastroianni con lo sguardo attento del critico ma anche con l'amorevole attenzione di chi vive un meraviglioso viaggio fra tempi, stagioni cinematografiche, affetti e amori diversi ma pur sempre esaltanti. Tra gli attori più conosciuti al mondo, Mastroianni ha interpretato oltre 140 film dei generi più diversi: dalla commedia sentimentale al dramma, dalla satira di costume al film storico, dal thriller al grottesco.

Barbara Rossi, media educator presso istituti scolastici, enti pubblici e privati, è laureata in Storia e Critica del Cinema presso l'Università degli Studi di Torino e presidente dell'Associazione di cultura cinematografica e umanistica "La Voce della Luna" di Alessandria. Ha organizzato incontri di formazione riservati ai docenti per il Museo Nazionale del Cinema di Torino e la Bibliomediateca "Mario Gromo". Collabora con il gruppo di ricerca "Memofilm, la creatività contro l'Alzheimer", facente capo alla Cineteca di Bologna.

È organizzatrice e curatrice, ad Alessandria, della Summer School sui linguaggi del cinema e dei media "Immersi nelle storie", giunta nel 2020 alla seconda edizione. Propone annualmente, in collaborazione con l'Ordine dei Giornalisti del Piemonte, il cineforum "Diritto di cronaca", valido per la formazione dei cronisti. Nel giugno 2019 ha partecipato in qualità di relatrice al convegno "Ti ho sentito gridare Francesco…Anna Magnani. Attrice, diva, icona", promosso dal Centro Ricerche Attore e Divismo dell'Università di Torino.

Giornalista pubblicista, cura la rubrica Le lune del cinema per la rivista "Cineforum", collabora con "Il Piccolo", bisettimanale di Alessandria, e con i magazine on line "Diari di cineclub", "Alessandria News" e Dialessandria". Suoi saggi di argomento cinematografico e media educativo sono stati pubblicati in diversi volumi antologici: nel 2015 è uscito, per l'editore Le Mani, il volume Anna Magnani, un'attrice dai mille volti tra Roma e Hollywood, presentato alla Bibliomediateca "Mario Gromo" di Torino con le relazioni della prof.ssa Giulia Carluccio e della prof.ssa Maria Paola Pierini.

Il 27 Settembre in occasione dei 100 anni di Mastroianni (l'anniversario cade io 29 Settembre), la Rossi ha portato il libro al Premio Fontana Liri, con un evento a cura del Centro Studi Ricerche e Documentazione Marcello Mastroianni, con Santina Pistilli e Gerry Guida.

Consacrato internazionalmente da "La dolce vita" (1960) e "8 1/2" (1963) di Federico Fellini – sorta di suo alter ego cinematografico –, nel corso di cinque decenni Mastroianni ha dato prova di un talento poliedrico che accende la recitazione di sfumature e sottotoni. Lo testimoniano film amati e celebrati in tutto il mondo che valsero tra le altre cose tre nomination agli Oscar, il ''Re'' del cinema italiano.

Alessandro Paola Schiavi

(foto Centro Studi Ricerche e Documentazione Marcello Mastroianni)