ELISABETTA VIVIANI: "IL MIO FESTIVAL DI SANREMO CON VASCO, IL RAPPORTO CON ''HEIDI'' AMATA E ODIATA" - INTERVISTA ALLA PRIMA REGINA DELLE SIGLE TV

10.12.2022

Negli anni '70 ha segnato i rotocalchi di tutta Italia con la sua storia d'amore con il calciatore Gianni Rivera, anticipando di decenni le follia dei paparazzi h24 nei confronti di una coppia, proprio come Fedez e Chiara Ferragni.

La lunga gavetta nei grandi varietà Rai, l'aver interpretato la prima sigla dei cartoni animati divenuta epica e capace di vendere milioni di copie, ''Heidi'', amata e odiata a più riprese.

Il Festival di Sanremo negli anni '80 con Vasco Rossi e ancora il teatro, il cinema ed i nuovi progetti della cantante che oggi con 50 anni di carriera si racconta in un disco nuovo prodotto da Claudio Damiani, ''Sembrava un gioco''. 

Sembrava un gioco e invece, come direbbe Vasco, Elisabetta è ancora qua e no, non per merito di un partner famoso e osannato dal pubblico ma per merito suo e, perché no, forse anche un po' della piccola Heidi.

L'intervista di Alessandro Paola Schiavi

  • ''Ogni cantante che si rispetti è tormentato da una canzone. Abbiamo sentito Giovanna, tormentata da ''Il mio ex'', Ornella Vanoni da ''L'appuntamento''. Anche tu vivi una sorta di ''tormento'' con ''Heidi''? Che rapporto hai con questa canzone che è ancora oggi un grande successo.

<E' un rapporto di odio e amore che risale al 1978 l'anno in cui l'ho incisa. Al momento fu un rapporto di indifferenza perché non mi piaceva molto la canzone, non era il mio genere. Poi la incisi  e mi innamorai più della storia perché il cartone animato è molto bello, ma rimanevo sempre indifferente al brano sino a quando non divenne il successo che conosciamo tutti, un successo che mi stupì. Poi quello che è accaduto dopo è stato imbarazzante perché questa canzone mi ha bloccato molte proposte di lavoro. Ad esempio il regista Vito Molinari mi propose di fare ''Irma la dolce'', la storia di una prostituta raccontata in modo fiabesco ovviamente ma pur sempre una prostituta. La RCA, che all'epoca era la mia casa discografica mi bloccò dicendo che Heidi non poteva fare una parte simile. Peccato che io sono un'attrice, non Heidi. Risposi così ma non servì a farmi ottenere un ruolo che poteva essere molto interessante. Da li iniziai ad odiarla.>

  • ''Anche perché in un certo senso voi cantanti di sigle eravate considerati di serie B''.

<Certo eravamo anche i primi, Mal aveva inciso ''Furia'' che fu un successo poi arrivai io con ''Heidi'', ma eravamo classificati come personaggi di serie B. Poi invece sono esplose le sigle sino agli anni '90 e siamo entrarti nel cult.>

  • '''Nel 1982 arriva il ''Festival di Sanremo'', con ''C'è''. 

<All'epoca il Festival si divideva già per big e nuove proposte ma, nelle nuove proposte i nomi erano da brividi se ci pensi, c'ero io a fianco di Vasco Rossi, Zucchero, tutti al debutto ma anche Claudio Villa e Orietta Berti che si iscrissero per protesta nella nuove proposte per gareggiare veramente perché i big non venivano eliminati in quegli anni mentre noi sì.>

  • ''Cosa pensi del Festival di oggi, lo segui ancora?''

<Ma più che Festival della canzone italiana oggi la kermesse è una vetrina, la canzone viene dimenticata, basta pensare alla scena con Morgan e Bugo, la dimostrazione che è più una vetrina per farsi vedere, si cerca il gossip, lo scandalo, non la musica.>

  •  ''Sembrava un gioco'' è il tuo ultimo lavoro prodotto da Claudio Damiani che ha lavorato anche agli album di Mino Reitano, Gian Pieretti e tanti grandi cantanti.

<Sì, Claudio è il mio produttore e questo è il quarto disco che facciamo assieme, collaborando orami da dieci anni. In questo disco troviamo 12 tracce tra cui un inedito che da il titolo all'album appunto ''Sembrava un gioco'' scritto da Claudio con Gian Pieretti e poi tanti miei successi arrangiati nuovamente, ''Canzone contro...'' sigla di ''Topolino Show'' su Rete 4 e la versione di ''Heidi'' in tedesco, quindi in versione originale, una vera chicca per i collezionisti e ancora ''No, no, Nanette'' e tante canzoni colonna sonora della mia vita.>