ENRICO MUSIANI, ADDIO AL GARBATO E TIMIDO DIVO DEL POP ITALIANO

14.05.2024

Il mio primo articolo come ''giornalista'' (per hobby, mai avrei pensato potesse diventare la mia professione) risale all'estate del 2013. Il magazine era un mensile locale legato al territorio Lombardo e vista la mia passione per la cultura e spettacolo mi venne richiesto di curare una rubrica di spettacolo che mancava nella testata, alla condizione di valorizzare e parlare degli artisti del territorio.

Senza pensarci troppo decisi di dedicare il mio primo articoli ai ''Musiani'', parlandone al plurale, padre e figlia, quindi Enrico e Sabrina, volti amatissimi dei pomeriggi di Antenna 3 - TeleLombardia. In quel periodo frequentavo molto spesso i programmi televisivi come pubblico o come comparsa e proprio nel programma ''Voci in piazza'' avevo avuto il piacere di partecipare più volte grazie alla Vogherese Luisa Dosseni Spalla.

Proprio in quei momenti mi accorsi di quanto un grande artista come Enrico Musiani, che vantava decenni di palcoscenici internazionali, premi, dischi d'oro e concerti davanti a migliaia di persone, fosse in realtà timidissimo. Enrico amava cantare e preferiva restare un passo sempre indietro prima di esibirsi. Così diverso dai suoi colleghi, così distante dal mondo dello spettacolo che impone determinati comportamenti.

Nonostante questo carattere unico, Enrico esplorò un genere unico e probabilmente possiamo definirlo il primo pioniere del pop italiano, quel pop vero e proprio nel suo genere quando ancora nessuno degli altri cantanti lo esplorava.

Tre dischi d'Oro e centinaia di pubblicazioni, l'amicizia storica con un gigante della canzone italiana, Claudio Villa, definito il suo "erede" dalla stampa per anni. A 86 anni ci lascia così Enrico Musiani, amatissima voce della musica popolare italiana. 

A darne la notizia la figlia Sabrina Musiani: "Potrei scrivere 10.000 cose su te, ma servirebbero a nulla perché già le sapevi. Unico nel tuo genere all'italiana. Abbiamo girato il mondo per largo e per lungo facendo mille concerti. Ora canterai insieme al tuo amato Claudio Villa. Buon viaggio Enricuzzo così come ti chiamavo io. R.I.P Enrico Musiani", così scrive nei suoi profili social. Enrico difatti, da oltre 15 anni era un volto televisivo notissimo grazie al programma domenicale "Voci in Piazza" in onda su Antenna 3, programma che gli aveva dato una nuova vita e tante soddisfazioni. 

Ma la carriera di Musiani era partita nel 1957 dalla sua Livorno. I primi dischi nonostante il carattere timido ed umile che ha contraddistinto la sua storia, Enrico era riuscito a ottenere l'affetto del grande pubblico. "Chitarra vagabonda", "Lauretta mia", "Cimitero di rose" e "Mamma" sono solo alcuni dei suoi grandi successi discografici che gli valsero 3 dischi d'Oro e milioni di dischi venduti per il mondo. Ha inciso inoltre nella sua carriera un album accompagnato dal coro di Alpini, album discografici di stornelli e un album di canti e canzoni di Natale.

Nella sua carriera ha venduto milioni di LP il più famoso dei quali è "Chitarra vagabonda" che ha superato il 3,5 milioni di copie in tutto il mondo. Negli anni novanta ha ricevuto anche un disco d'oro negli Stati Uniti d'America per il brano "Ti voglio bene mamma", ed è stato portato sul palco del Madison Square Garden da Maurizio Costanzo. Musiani è stato protagonista di tournée importanti in tutto il mondo e di numerosi programmi TV come "TeleMike" con Mike Bongiorno e "Ci vediamo in TV" con Paolo Limiti. Gli ultimi venti anni sono segnati dai successi televisivi prima a TeleLombardia e poi ad Antenna 3 dove sino a pochi mesi fa era in scena con la figlia Sabrina. 

Lo scorso anno era inoltre uscita la sua prima biografia ed Enrico aveva tenuto un concerto al Teatro Cagnoni di Godiasco Salice Terme (PV) sotto la direzione artistica di Giovanna Nocetti. Durante le prove alle quali assistevo alla regia gli chiesi se volesse provare e mi rispose in un modo che i cantanti di oggi si possono solo immaginare nel frastuono e chiasso di rap ed autotune: ''Io non provo, non ne ho bisogno e porta pure un po' sfortuna. Basta che esca la musica dalle casse ed io sono a posto.'', e così ad 85 cantò live senza problemi. Un vero Divo. 

In Provincia di Pavia aveva trovato la sua serenità dove da anni viveva sempre distinguendosi per la sua signorilità e riservatezza. Un uomo pop di altri tempi. 

Ci mancherà sentirlo intonare la sua "Lauretta mia" che dedicava sempre a tutte le figlie del mondo.

Alessandro Paola Schiavi 

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