L'IMPRENDITORE VINICOLO PAVESE ANTONIO FARAVELLI SULLE ORME DI GIACOMO PUCCINI

25.11.2024

Pomeriggio esclusivo al Grand Hotel et de Milan dedicato ai protagonisti del Made in Italy. Domenica 24 novembre, nell'elegante Sala Puccini, si sono dati appuntamento giornalisti, imprenditori, appassionati d'arte e di lirica per l'ultimo evento di "Galleria&Friends", la rete delle Antiche Botteghe di Milano e della Lombardia creata da Elisabetta Invernici e Alberto Oliva, dedicato a Giacomo Puccini in occasione del centenario dalla morte, avvenuta il 29 novembre 1924.

Dopo averne raccontato i vari aspetti in occasione di incontri precedenti – la musica, i libretti, la moda e i luoghi del cuore – in questo appuntamento finale ne è stato sottolineato il ruolo di Ambassador dell'italianità nel mondo, quando il Maestro promuoveva in prima persona la propria musica attraverso viaggi e trasferte. La sua abilità marketing lo portò a programmare con l'editore Ricordi la partecipazione in occasione delle Prime al Metropolitan di New York e in altri grandi teatri del mondo e a ideare i primi gadget promozionali: dalle cartoline autografate ai piatti in porcellana, ai foulard in seta, persino poster. Non possiamo non ricordare anche l'uscita dei primi 78 giri che testimoniano come Puccini fosse attento all'evoluzione dell'industria musicale e all'innovazione tecnologica per fare di se stesso un brand. Questa esperienza pionieristica ispira da sempre il mondo imprenditoriale italiano che trova nel mercato americano un grande estimatore. Lo ha raccontato Flavio Mazzolatti, Presidente del Club degli Amici del Made in Italy, portando testimonianze di istituzioni e imprenditori. Tra loro il Rettore del Liceo Paritario Labor, prima sessione del Liceo del Made in Italy di Milano e provincia Angelo Agresta.

Momento clou della serata quando Beppe Mainoli e Antonio Faravelli hanno presentato una lettera inedita in originale scritta da Giacomo Puccini e indirizzata al Barone Giuseppe Weil Weiss datata 8 /1/1908. Il documento è stato conservato dall'antenato Santino Mainoli vissuto in Lomellina, (nato nel 1842 e deceduto nel 1910), e lasciato in eredità ai figli. Santino Mainoli era amico del bisnonno di Antonio Faravelli, viticoltore golfista di Montù Beccaria nell'Oltrepò Pavese, titolare di Cantine Vitea e promotore del progetto Golf and Wine 1895. Nato nel 1857 e deceduto il 7/8/1929, cacciatore e viticoltore produttore di buon vino, il Faravelli si recava spesso nella vicina Lomellina in Provincia di Pavia, a caccia con amici, portando i suoi vini: partiva dall'Oltrepò con carri trainati dai cavalli, carico di botticelle piene del suo nettare. Questi viaggi duravano parecchi giorni, tra le battute di caccia e le varie cene nelle rispettive tenute, con compagni e conoscenti. Tra loro anche il Barone Giuseppe Weil Weiss di Lainate, amico di Giacomo Puccini, che in Lomellina possedeva una grande proprietà. Anche Puccini era cacciatore e appassionato del buon vino dell'Oltrepò, soprattutto il Bonarda prodotto con l'uva Croatina, e i vini bianchi frizzanti, in particolare i Pinot della Valle Versa. Per questo il giorno 8 gennaio 1908 il compositore scriveva una lettera all'amico Barone Weil Weiss per partecipare alla "famosa cacciata" in compagnia di amici tra cui il bisnonno di Beppe Mainoli e di Antonio Faravelli. Una tradizione di convivialità che dal 1895 arriva ai giorni nostri.

Alessandro Paola Schiavi