PINO D'ANGIO', L'INEGUAGLIABILE
"Ho fatto tutto stando fermo, non ho mai cercato nulla" così Pino D'Angiò ripeteva ogni volta a noi giornalisti da circa tre anni a questa parte. Lo disse anche a me per un'intervista che mi concesse due anni fa. "Ma perché stiamo qua?" mi disse ridendo. Ridere è stata la forza di questo artista che più di 40 anni fa dal nulla, semisconosciuto e anche un po' arrogantello, varcava la scena della musica pop cambiandola per sempre. La sua mega hit "Ma quale idea" sin dalla sua pubblicazione nel 1981 cambierà la sua vita per sempre, successo seguito da altri memorabili brani e da tanti riconoscimenti come il Grammy Awards nel 2003 e la consacrazione di Billboard come artista innovativo e fondatore della Trance.
L'unicità di Pino era riposta nella battuta sempre pronta e nella sua incredibile semplicità. Dopo un ritiro durato 10 anni causa una serie di lunghi interventi, si ritrovò con una sola corda vocale e qualche problema economico, come raccontato da lui stesso recentemente.
Ma la vita è strana e quando meno te lo aspetti un brano di 40 anni può ancora cambiarti il destino. Quattro anni fa i deejay vogliono ancora Pino e ancora di più lo vuole un pubblico di ragazzini dai 15 ai 30 anni. Torna così prepotentemente e dal nulla, stando fermo per l'appunto, nelle discoteche di tutto il mondo. Un nuovo pubblico è tutto per lui e i problemi svaniscono.
Arriva anche Sanremo, a 70 anni, pochi mesi fa, tornando con un nuovo testo e un nuovo mix che diventa "Ma che idea" con i BNKR44 i suoi "eredi" come amava definirli. Il mondo della musica con le sue meteore era molto cambiato in questi decenni ma non l'affetto del pubblico che da sempre lo aveva supportava.
Proprio in occasione del Festival scrissi un nuovo pezzo sul suo successo Sanremese e mi rispose che non aveva parole se non "abbassarmi il cappello in silenzio e ringraziarti di quello che hai scritto per me". Anche la sensibilità era una sua dote visibile solo a pochi.
Proprio a Sanremo ci saremmo dovuti rivedere ma al mio arrivo lui era già ripartito per un concerto. Mi chiese di andare a vederlo il prima possibile perché aveva tante "solite cose" da dirmi e voleva riabbracciarmi.
Grazie di tutto Pino, inutile riassumere i tuoi successi in un articolo commemorativo, mi basta riascoltare la nostra registrazione audio con la tua meravigliosa voglia di vivere ed aggiungere una cosa banale ma che credo ti riassuma più che mai. Sei stato e sei L'INEGUAGLIABILE.
Alessandro Paola Schiavi