TINA TURNER, CON QUELLE GAMBE CI SEMBRAVA IMMORTALE
Poteva fare tutto con quelle gambe, e così fece. Slanciate, toniche, muscolose ed allo stesso tempo eleganti. Quando entrava in scena Tina Turner, prima ancora di lei, della sua voce, dei capelli da leonessa, entravano in scena le sue gambe iconiche, sempre rimaste fedeli al suo corpo perfetto, dagli anni '60 in coppia con Ike sino alla carriera da solista dagli anni' 80 ai nostri giorni.
Sembrava eterna, immortale, vederla muoversi con la grinta e l'energia di una ragazzina assieme a David Bowie, Cher, Mick Jagger, Eric Clapton in concerto o nel backstage della cover di Rolling Stones per celebrare le donne rock assieme a Madonna.
Tutti almeno una volta abbiamo provato ad imitarla, soprattutto con l'arrivo dell'intramontabile "The Best" il suo cavallo di battaglia maggiore.
Ecco, durante quella performance, che fosse in concerto davanti a 100.000 persone, in tv ospite di uno show televisivo, o per le celebrazioni speciali di Oprah Winfrey con un ingresso da diva, al Festival di Sanremo sino all'ultima tournée a 70 anni compiuti e nelle ultime apparizioni pubbliche, quelle gambe rimaste immutate erano in grado di farci sognare, simbolo di un'eternità che sembrava impossibile poter arrestare.
Inutile parlare del patrimonio nella cultura pop che Tina lascia, oltre 100 milioni di dischi venduti, primati e record come l'essere in classifica per 7 decenni diversi, la prima donna sulla cover di Rolling Stones, insignita di 11 Grammy Award, una stella sulla Hollywood Walk of Fame e un posto nella Rock and Roll Hall Of Fame, solo per citare alcuni dati.
Il ricordo di immortalità però, resteranno quelle gambe che solo lei sapeva trascinare con pochi passi a ritmo di percussioni rendendo iconica ogni sua performance, di coinvolgere ogni spettatore da uno schermo televisivo ipnotizzato dai quei passi magici e slanciati che solo a rivederli nei video oggi condivisi in massa milioni di volte, scende una lacrimuccia.
Non ci resta che provare a imitarla e omaggiarla, sognando anche noi di essere un giorno, appena lontanamente, iconici come le sue gambe immortali.